Che cos’è il ritardo del linguaggio? I segnali a cui fare attenzione
- Che cos’è il ritardo del linguaggio?
- Ritardo del linguaggio cause
- Il bilinguismo è una causa di ritardo del linguaggio?
- Come capire se c’è un ritardo del linguaggio?
- Quando preoccuparsi se un bambino non parla?
- Il ritardo del linguaggio si recupera?
- Ritardo del linguaggio: cose da evitare
- Come aiutare un bambino con ritardo del linguaggio?
Un bambino o una bambina che non parla, quando tutti i coetanei già chiacchierano spediti, genera grande preoccupazione nei genitori e fa pensare subito a un disturbo del linguaggio. I bambini però sono tutti diversi e sviluppano il linguaggio in tempi diversi: in genere le prime parole compaiono tra i 12 e i 20 mesi, un arco temporale ampio. Quindi in certi casi è solo questione di tempo e non c’è niente di cui preoccuparsi. In altri casi, invece, può trattarsi di un ritardo del linguaggio.
In questo articolo vedremo che cos’è il ritardo nel linguaggio e quali possono esserne le cause. Ma vedremo, soprattutto, quali sono i segnali a cui fare attenzione per intervenire il più presto possibile.
Questo articolo è stato scritto dagli esperti Novakid, la scuola di inglese per bambini specializzata in didattica per l’infanzia.
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Che cos’è il ritardo del linguaggio?
Il ritardo nel linguaggio è una condizione in cui un bambino presenta difficoltà nell’acquisizione e nell’uso del linguaggio, manifestando deficit nella comprensione o nella produzione di parole, frasi o discorsi. Si parla di ritardo del linguaggio quando le competenze linguistiche di un bambino si sviluppano a un ritmo più lento rispetto ai coetanei.
Il ritardo del linguaggio è un disturbo specifico diverso dal semplice “parlare tardi”, perché riguarda la comunicazione nel suo insieme, anche quella non verbale o quella scritta. Il parlare tardi invece si riferisce solo alla comunicazione verbale.
Detto in modo più semplice: i bambini con ritardo nello sviluppo del linguaggio hanno delle difficoltà a capire e a parlare che possono rendere difficili le interazioni con gli altri e lo svolgimento della vita quotidiana.
I parlatori tardivi (late talkers), invece, sanno usare parole e frasi per esprimersi, ma le parole possono essere pronunciate male e quindi risultare difficili da capire.
Ritardo del linguaggio cause
Quali sono le cause del ritardo linguistico nei bambini? Le cause possono essere molteplici, tra cui componenti genetiche, problemi neurologici, ambiente familiare, esposizione a traumi o malattie, fattori socio-economici e condizioni come la sindrome di Down. Ma vediamo meglio.
Il ritardo del linguaggio può dipendere da patologie come problemi dell’udito, dislessia o altri disturbi dell’apprendimento, disturbo dello spettro autistico, mutismo selettivo. Il parto prematuro, il basso peso alla nascita e l’asfissia da parto sono fattori di rischio.
Altre cause di ritardo del linguaggio possono essere legate all’ambiente dove il bambino cresce. Tra queste ci sono, per esempio, il livello di istruzione dei genitori, o la presenza di una storia familiare di problemi di linguaggio.
Il bilinguismo è una causa di ritardo del linguaggio?
No, non c’è un legame tra ritardo nel linguaggio nei bambini e bilinguismo. Parlare più di una lingua non genera confusione nel bambino. Un bambino può impiegare più tempo per imparare nella seconda lingua il numero di parole che ha già acquisito nella sua prima lingua.
Per esempio un bambino di mamma madrelingua inglese e papà italiano che vive a Roma potrebbe avere un ritardo in inglese se a casa si parla soprattutto italiano, ma questo non vuol dire che abbia un ritardo nel linguaggio causato dal bilinguismo.
Come capire se c’è un ritardo del linguaggio?
In genere un ritardo nel linguaggio non viene diagnosticato prima dei 3 anni. Questo perché ogni bambino e ogni bambina sviluppa secondo i propri tempi, e può progredire più velocemente in alcune aree rispetto ad altre.
Quando si esamina lo sviluppo di bambini e bambine, si dovrebbe guardare al quadro generale e prestare attenzione a tre diverse aree:
- 🤸♀️le abilità motorie (come il bambino si muove, le espressioni facciali e il linguaggio del corpo);
- 🤯la memoria e la capacità di attenzione;
- 🎨 lo sviluppo artistico-estetico: canzoni, storie e disegni sono le principali occupazioni di un bambino.
Per quanto riguarda più in particolare le capacità linguistiche, i membri della famiglia dovrebbero essere in grado di capire circa il 50% di quello che dice un bambino di 2 anni e il 75% se si parla di bambini o bambine di 3 anni. Il linguaggio di un bambino di 4 anni dovrebbe generalmente essere comprensibile per la maggior parte degli adulti.
Quando preoccuparsi se un bambino non parla?
Ecco una lista di cose a cui fare attenzione se sospetti che tuo figlio o tua figlia abbia un ritardo nel linguaggio. Si tratta di competenze che bambini e bambine dovrebbero sviluppare entro una certa età.
👉A 1 anno: non presta attenzione ai suoni e non risponde quando viene chiamato, non fa gesti di saluto, non fa gesti per indicare.
👉 A 2 anni: preferisce gesticolare piuttosto che esprimersi a voce, non riesce a combinare insieme due parole ( per esempio “mamma acqua”), ha un vocabolario inferiore a 50 parole, non esegue comandi semplici come “no” o “fermati”.
👉 A 3 anni: parla combinando insieme poche parole invece di formare vere e proprie frasi, non si diverte a disegnare o a sfogliare libri, balbetta o allunga i suoni.
Se noti questi segnali in tuo figlio o tua figlia, parlane con il tuo pediatra che saprà consigliarti come procedere. Il web pullula di storie di bambini che hanno parlato tardi, di preoccupanti associazioni fra camminare sulle punte e ritardo del linguaggio, di convinzioni non scientificamente supportate come quella secondo cui i bambini che parlano tardi sono più intelligenti, di commenti e soluzioni di genitori preoccupati.
Non tutto quello che si legge è vero così come non non tutto è falso ma lo ripetiamo: l’unico tuo interlocutore deve essere il pediatra. 👩⚕️
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Il ritardo del linguaggio si recupera?
L’intervento precoce è fondamentale per il recupero del ritardo nel linguaggio. Identificare tempestivamente i segni di un disturbo del linguaggio consente di adottare strategie terapeutiche efficaci, migliorando significativamente le competenze comunicative del bambino.
Tra le strategie raccomandate vi sono la terapia del linguaggio, il supporto educativo, il coinvolgimento dei genitori e un approccio terapeutico multidisciplinare. La terapia del linguaggio, in particolare, mira a sviluppare le abilità comunicative attraverso esercizi mirati e tecniche specifiche, adattate alle esigenze individuali del bambino.
È importante considerare l’ipotesi del 👉periodo critico nello sviluppo linguistico 👈 secondo la quale esiste una finestra temporale durante la quale l’acquisizione del linguaggio avviene in modo più naturale ed efficace.
Studi hanno evidenziato che i bambini al di sotto dei nove anni sono in grado di apprendere fino a tre lingue senza difficoltà significative, grazie alla plasticità cerebrale che facilita l’acquisizione linguistica.
Quindi fino a 9 anni è il momento ideale per attivare qualsiasi strategia terapeutica per recuperare il ritardo del linguaggio.
Così come è l’ideale per iscrivere tuo figlio a un corso di inglese per bambini, studiare inglese alle elementari è perfetto. Imparerà senza sforzo, come ha imparato la sua lingua madre.
Tuttavia, anche in età più avanzata, interventi terapeutici adeguati possono portare a miglioramenti significativi. La chiave risiede in un approccio personalizzato che tenga conto delle specifiche esigenze del bambino e che coinvolga attivamente la famiglia.
Anche un supporto psicologico può essere utile per affrontare le sfide emotive associate ai disturbi del linguaggio. 🗯️
Ritardo del linguaggio: cose da evitare
A proposito di ambiente positivo, cominciamo a vedere quali comportamenti e atteggiamenti evitare quando si ha a che fare con bambini con ritardo nel linguaggio. Eccone alcuni:
❌ Non obbligare il bambino a ripetere una parola o una frase.
❌ Non chiedere con insistenza di pronunciare il nome degli oggetti, magari chiedendo spesso “Che cos’è questo?”. Lo stimolo a parlare deve essere leggero e giocoso, mai pressante.
❌ Non fingere di non capire quando il bambino usa i gesti o pronuncia male le parole.
Ogni sforzo per comunicare deve essere accolto e riconosciuto e bambini e bambine non vanno mai mortificati.
Come aiutare un bambino con ritardo del linguaggio?
Ci sono molte cose che puoi fare per aiutare tuo figlio o tua figlia nel caso di diagnosi di ritardo del linguaggio. In generale, più riesci a stimolare il linguaggio, meglio è. Lo sviluppo del linguaggio si basa sulla motivazione e sull’offerta di opportunità di parlare durante la giornata.
Per stimolare lo sviluppo del linguaggio non ti servono strumenti o giocattoli speciali, basta fare attenzione a come comunichi con il tuo bambino o la tua bambina. Questi sono i consigli degli esperti:
✔️ Guarda in faccia il bambino quando parli, non gridando da un’altra stanza.
✔️ Parla piano, fai delle pause e lascia al bambino il tempo di rispondere o di parlare a sua volta.
✔️ Se hai capito quello che il bambino sta cercando di comunicare, usa tu le parole che lui non riesce a pronunciare e ripetile. Per esempio, se capisci che vuole l’acqua, puoi dire “vuoi l’acqua” e poi ripetere “acqua”. Questo aiuta il bambino a essere sicuro della parola per poi poterla usare.
✔️ Ripeti in modo corretto le parole: se il bambino pronuncia male, non fare finta di non capire e non sottolineare l’errore. Ripeti invece la parola con la pronuncia corretta.
In ogni caso sdrammatizza: gioca con tuo figlio o tua figlia a fare insieme suoni buffi o pronunciare sillabe o lettere. Trova il modo di rendere divertente e leggero l’esercizio di pronuncia ed eliminare lo stress. 🎈
Attività per bambini con disturbo del linguaggio
Un altro modo per aiutare tuo figlio o tua figlia con un ritardo di linguaggio è quello di fare insieme tutta una serie di attività ludiche e divertenti. Insomma, limita il tempo davanti agli schermi: telefono, TV e tablet tolgono il tempo a cose più utili, come l’interazione con il genitore. Ecco qui di seguito qualche idea.
💚 Giocate insieme alla caccia al tesoro cercate insieme qualcosa di rosso e morbido per esempio, per aiutare i concetti di colore e consistenza.
💚 Imparate e ripetete canzoncine e filastrocche.
💚 Leggete un libro insieme: guardate le immagini, stimola il bambino a commentare e fare domande.
In conclusione, il recupero è possibile, soprattutto se si interviene precocemente con strategie terapeutiche appropriate e un approccio multidisciplinare. La collaborazione tra specialisti, famiglia e scuola è essenziale per supportare il bambino nel suo percorso di sviluppo comunicativo. Senza stress e senza paura! 😍