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25.04.2023
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Present perfect: quando si usa e come si forma?

Table of contents

Si crede spesso che le lingue abbiano fra loro una corrispondenza perfetta: a quella parola ne corrisponde esattamente un’altra, un tempo verbale trova perfetta equivalenza nel tempo verbale dell’altra lingua. In realtà non è proprio così e anche chi segue un corso d’inglese può cadere nella trappola.

Noi italiani talvolta crediamo che il present perfect sia la “fotocopia” del passato prossimo italiano. E invece no. Ha casi d’uso diversi, e molto. Per capire una volta per tutte come si forma e quando si usa il present perfect, continua a leggere. Ti prenderà pochi minuti ma sarà come aver fatto una lezione di inglese online gratis!

Che cos’è

Il present perfect simple (questa la denominazione completa per distinguerlo dal present perfect continuous) è un tempo verbale composto della lingua inglese. Un tempo verbale si definisce “composto” quando è costituito non da una forma unica, come per esempio il present simple, ma da due parole: l’ausiliare + il participio passato del verbo .Quindi ok, è un tempo composto come il nostro passato prossimo, ma attenzione: non è corretto considerarlo sempre come un tempo passato. Questo è un passaggio fondamentale per comprenderne l’uso corretto. Nelle righe successive vedremo perché.

Come si forma il present perfect?

Questo tempo del verbo si costruisce secondo la formula che segue:

soggetto + presente dell’ausiliare to have (presente ) + participio passato del verbo principale

 

Di regola, il participio passato del verbo principale si forma regolarmente aggiungendo –ed alla forma base:

work (lavorare) > worked (lavorato)

live (vivere) > lived (vissuto)

paint (dipingere) > painted (dipinto)

Quindi secondo la nostra formula, avremo:

I have worked

You have lived

Paul has painted

Ma, come sa chi impara l’inglese già da un po’, in questa lingua esistono parecchi verbi irregolari la cui irregolarità risiede appunto, oltre che nel simple past, anche nel participio passato.

Come si forma il present perfect con i verbi irregolari?

In questo caso, la risposta è facile: l’ausiliare to have si coniuga regolarmente ma si unisce al participio passato irregolare. 

Per cui avremo:

I have seen (da to see, vedere)

You have grown (da to grow, crescere)

He has been (da to be, essere)

We have fought (da to fight, combattere)

You have studied (da to study, studiare; con i e non y)

They have known (da to know, conoscere)

Tieni presente che nella lingua parlata, ma spessissimo anche in quella scritta have viene spesso contratto in ’ve e has viene contratto in ‘s:

I’ve dreamt of you (ti ho sognato)

She’s worked (ha lavorato)

Quando si usa has e quando si usa have?

Anche in questo caso, la grammatica inglese, con la sua estrema semplicità, ci viene in aiuto. La regola, senza eccezioni, è che l’ausiliare has si usa per le terze persone (he, she, it) mentre have si usa per tutte le altre persone.

In fondo se ci pensi bene, questa piccola particolarità trova un rispecchiamento anche nel present simple, dove l’unica persona a fare eccezione è la terza, che aggiunge una -s alla forma base del verbo. Così è più facile da ricordare, no?

Come si fanno le domande con il present perfect? E le negative?

Per comporre le frasi interrogative bisogna ricorrere alla famosa inversione, quella tecnica – piuttosto diffusa in inglese ma praticamente inesistente in italiano – per cui il soggetto passa dietro all’ausiliare. La formula di composizione delle domande sarà dunque:

have/has + soggetto + participio passato verbo principale

 

Ausiliare Soggetto Participio
Have I told?
Have you written?
Has she walked?
Have we done
Have you visited?
Have they traveled?


Invece, per le frasi negative l’ordine ritorna quello abituale, con l’aggiunta della consueta particella not dopo l’ausiliare. 

Ecco lo schema:

Soggetto Ausiliare Not Participio
I have have not drunk
You have not read
He has not listened


In realtà, così come accade per do not che diventa don’t, anche in questo caso have / has not si contrae e diventa haven’t / hasn’t. Quindi si avrà:

I haven’t drunk

You haven’t read

He hasn’t listened

Present perfect: quando si usa?

Come abbiamo visto, non è – in senso stretto – un tempo verbale del passato come il passato prossimo. Piuttosto è il verbo che in inglese si utilizza per esprimere una connessione fra il passato e il presente, l’effetto dell’azione passata sul presente, oppure la continuità o la ripetitività nel passato. Questo è un tratto specifico che non trova un corrispettivo univoco in italiano.

Inoltre, si può usare questo tempo per descrivere un’azione o un avvenimento che è sì avvenuto nel passato, ma in un momento che non è interessante precisare. Insomma, quello che conta è l’azione, ciò che è successo, non quando è successo.

Quindi, se volessimo ricapitolare per cosa si usa il present perfect potremmo sintetizzare così:

  • Per esprimere un’azione o una situazione che è iniziata nel passato ma continua nel presente, è ancora in corso di svolgimento: she has lived in Rome for 10 years (si è trasferita a Roma dieci anni fa e ancora ci vive).

  • Per esprimere un’azione che è avvenuta nel passato ma le cui conseguenze si verificano nel presente: Gloria has missed the bus (Gloria ha perso il treno e quindi ha fatto tardi al lavoro).

  • Per descrivere qualcosa che è avvenuto nel passato, ma in un periodo di tempo che ancora dura: Paul has worked all day (ha lavorato tutto il giorno, ma il giorno non è ancora finito).

  • Per esprimere un’azione avvenuta nel passato, in un tempo imprecisato: Gigi has  traveled around the world (Gigi ha girato il mondo ma non si parla di date precise).

  • Per descrivere un’azione avvenuta nel passato, in un momento che non si conosce o che oppure non è importante, non è il punto cruciale: I have read Gullivers Travels (Ho letto questo romanzo, non importa quando).

  • Per esprimere un’azione avvenuta varie volte nel passato: Kate has seen Romeo and Juliet five times (Kate ha visto Romeo e Giulietta cinque volte).

Present perfect + already, just, yet

Questi tre avverbi inglesi, generalmente traducibili con ancora, già, appena, sono sempre e solo utilizzati in associazione con con il tempo del verbo di cui ci stiamo occupando.

  • Already indica che qualcosa è avvenuto in un momento imprecisato prima del momento presente, oppure prima di quanto ci si aspettasse: Tom has already done his homework (Ha già fatto i compiti, ha finito presto).

  • Just indica che l’azione è avvenuta in un tempo molto recente, un attimo fa: Jill and Peter have just got married (si sono sposati poco fa, oggi).

  • Yet si usa solo con le frasi interrogative o negative per dire che qualcosa non è ancora avvenuto. Quindi, per l’esattezza, si traduce con già nelle frasi interrogative e con non ancora nelle negative: Have you eaten yet? (Hai già mangiato?); I haven’t eaten yet (Non ho ancora mangiato). Yet si colloca generalmente in coda alla frase.

Le differenze di uso con il simple past

Ed eccoci ad uno degli ossi più duri per chi studia l’inglese! Quando si usa il present perfect (PP) e quando si usa il simple past (SP)? Quali sono le differenze? In effetti, considerando che nell’italiano il passato prossimo si può utilizzare praticamente per tutto e che- come detto – abbiamo la cattiva abitudine di confondere il nostro passato prossimo con il present perfect inglese, è evidente che le cose si complicano un po’.

Ma niente paura. Tutto diventa più chiaro se guardato dal lato più giusto.

Abbiamo visto che il PP si usa per azioni avvenute nel passato in un lasso di tempo imprecisato e/o che durano ancora oggi. Invece il simple past (SP) si usa quando si vuole parlare di avvenimenti e situazioni cominciati e terminati nel passato in un tempo ben preciso.

PP SP
Rosa has lived in London for 5 years (e vive ancora lì) Rosa lived in London in 2000
I have read lots of books (ho letto molti libri) I read that novel last summer
Have you ever been to Germany (Sei mai stato in Germania?) When did you go to Germany? (quando esattamente?)

 

La cosa più importante da notare è il punto di vista di chi parla, l’atteggiamento: chi usa il present perfect si concentra sull’azione in sé, non è interessato a collocarla con precisione nel tempo. Invece il simple past viene utilizzato proprio per dare indicazione puntuale di un momento nel passato. Questo è il concetto principale; osserva le differenze fra la prima frase e la seconda. 

  • Bella studied Japanese at school (Bella a scuola ha studiato il giapponese)

Bella has studied Japanese, Chinese and Russian too. (Bella ha studiato molte lingue, non importa quando, l’importante è che ne parla molte)

E tu come te la cavi con questi verbi un po’ complicati dell’inglese, hai intenzione di fare un po’ di esercizio? Faccelo sapere nei commenti!

5/5

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