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09.05.2023
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Psicomotricità: che cos’è e a cosa serve

Indice dei contenuti

Hai sentito parlare della psicomotricità per i bambini? In questo articolo vediamo di che cosa si tratta esattamente, quando serve, come si svolge una seduta di psicomotricità e la differenza tra psicomotricità educativa e neuropsicomotricità.

Vediamo anche delle semplici attività di psicomotricità che puoi proporre a casa sotto forma di gioco. 

Come spieghiamo sotto, la psicomotricità si basa sul gioco per aiutare lo sviluppo del bambino. Se ti interessa approfondire il tema dell’importanza del gioco e del movimento per lo sviluppo del bambino e per l’apprendimento puoi guardare questo video sulla Total Physical Response (TPR) e leggere i nostri articoli sull’ importanza della gamification per l’apprendimento dell’inglese. I nostri corsi di inglese online per bambini si basano proprio sul gioco e sulle storie, per mantenere alta la motivazione. 

Che cos’è la psicomotricità

La psicomotricità è una disciplina che aiuta lo sviluppo di bambine e bambini attraverso il gioco e il movimento. Nell’infanzia lo sviluppo delle capacità motorie e delle capacità cognitive sono strettamente connessi. Bambini e bambine imparano ad afferrare gli oggetti, a gattonare , a camminare e ogni nuova conquista del punto di vista del movimento e della padronanza del corpo porta con sé nuove conoscenze e un nuove scoperte. 

Nelle sedute di psicomotricità si lavora proprio su questo, aiutando i piccoli a sviluppare la capacità motoria, la padronanza del corpo, ma anche le emozioni e le relazioni con gli altri, in uno spazio protetto.  

La psicomotricità si rivolge ai bambini fino a 10 anni e può essere di tipo preventivo (psicomotricità educativa o preventiva)  o riabilitativo (neuropsicomotricità). 

Vediamo la differenza tra le due discipline.

A cosa serve la psicomotricità educativa o preventiva

La psicomotricità di tipo educativo o preventivo aiuta bambini e bambine ad acquisire sicurezza, sviluppare la padronanza del corpo e migliorare la concentrazione, attraverso il gioco e il movimento. Quindi è utile per tutti i bambini e le bambine. 

Le sedute si svolgono in piccoli gruppi guidati da uno psicomotricista. Vengono proposti giochi per sperimentare sensazioni corporee, movimenti e anche giochi simbolici, per sperimentare emozioni.   

La psicomotricità è utile a tutti e tutte, ma è particolarmente indicata per bambini che hanno poca sicurezza in se stessi, timidi insicuri o ansiosi. Durante le sedute, infatti, bambini e bambine possono affrontare e superare piccole insicurezze e paure. Per esempio saltare nel vuoto, lasciarsi cadere. Sperimentando in un ambiente sicuro e aiutati dallo psicomotricista, i bambini acquistano sicurezza e fiducia in se stessi. 

Al contrario, per bambini e bambine con carattere forte o impulsivo, la psicomotricità può servire a migliorare la capacità di relazionarsi con gli altri. Per esempio, imparando a rispettare il proprio turno, a rispettare gli spazi degli altri e a rispettare le regole. 

La psicomotricità educativa ha anche un valore preventivo, perché interviene in caso di piccole difficoltà che possono ostacolare lo sviluppo di bambini e bambine. 

Quando un bambino ha bisogno della neuro psicomotricità

La neuropsicomotricità o terapia psicomotoria, a differenza della psicomotricità educativa o preventiva, si svolge negli ospedali o centri sanitari  e si rivolge a bambini con patologie o che sono indietro nello sviluppo di alcune abilità. In questo caso si tratta di una vera e propria terapia, che viene personalizzata sugli obiettivi che il bambino deve raggiungere. 

IN genere viene proposta per bambini con difficoltà di concentrazione, autismo, iperattività, difficoltà del linguaggio o difficoltà a relazionarsi con gli altri. Anche in questo caso, la psicomotricità cerca di sviluppare le capacità del bambino attraverso il gioco e il movimento. 

La seduta di terapia psicomotoria può essere individuale o in piccoli gruppi  ed è svolta da  un Terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva (TNPEE). 

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Cosa si fa durante la psicomotricità?

Fare psicomotricità è divertente. Le sedute di psicomotricità infantile hanno generalmente cadenza settimanale  e durano un’ora. La sala dove si svolge la seduta è accogliente e i bambini entrano senza scarpe. Contiene palle cuscini e materassi, costruzioni e materiali diversi da manipolare.

La psicomotricità si realizza attraverso il gioco, ma non è solo gioco di movimento. Per esempio, per aumentare la concentrazione o la precisione nei bambini con difficoltà di concentrazione si può costruire qualcosa insieme e sperimentare la frustrazione ma anche la soddisfazione del risultato finale. 

IN genere le sedute cominciano con una parte dedicata al movimento, seguita dal racconto di una storia e poi attività creative. Importanti anche le regole condivise che i bambini devono rispettare nello spazio della seduta. Le sedute sono condotte da psicomotricisti.

Psicomotricità a casa

Un percorso di psicomotricità per bambini deve essere fatto in uno spazio dedicato, da persone formate ed esperte. Ma ci sono alcune attività che puoi fare anche a casa per lavorare sulla motricità. 

Ecco alcune idee:

  • Costruisci un percorso a ostacoli con gli oggetti che hai in casa, il bambino dovrà camminare intorno a un oggetto, sopra una striscia di carta, nuotare in un mare di cuscini, eccetera.
  • Guida al tesoro nascosto: nascondere un oggetto e poi guida il bambino a trovarlo, con comandi come “ a destra, a sinistra, avanti, indietro, in basso in alto”.
  • Ritaglia delle figure di animali e poi estraine una a caso e chiedi al bambino di muoversi come l’animale sulla carta.
  • Nomina le parti del corpo e chiedi al bambino di indicarle. Come nella canzoncina inglese Head, Shoulders, Knees and Toes:

Questi giochi aiutano bambini e bambine a sviluppare la coordinazione, l’equilibrio e il concetto di spazio. 

Tuo figlio ha seguito un percorso di psicomotricità? Come è andato? Raccontacelo!

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