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12.04.2024
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Inserimento al nido: come gestirlo al meglio?

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Incredibile… a settembre il tuo bambino farà il suo primo giorno di asilo! Dal giorno in cui ha aperto gli occhi tutto è andato così velocemente, e ora è già arrivato il momento di prepararsi per l’inserimento asilo nido. ?

L’ingresso a scuola è un momento emozionante e una enorme pietra miliare, ma può fare anche un po’ di paura. Paura? Sì per tutti bambini (e per i loro genitori) l’inserimento all’asilo rappresenta il primo momento di “distacco” dalle persone che lo curano.

E allora, per affrontare insieme questa nuova esperienza c’è una sola cosa da fare: fornire ai bambini tutti gli strumenti e il supporto necessari per avere successo nel loro primo giorno di asilo.

In questo articolo parleremo proprio di questo: come preparare i bambini all’inserimento al nido? Come rassicurarli e convincerli? Come introdurre nella loro routine questo primo piccolo momento di autonomia? Come gestire un inserimento asilo difficile? Non mancheranno alcune info per i bambini che si apprestano ad entrare nella scuola dell’infanzia.

Come sempre, ad accompagnarti con i tuoi consigli o sarà Novakid, grazie alla sua esperienza didattica con i bambini della primissima età: infatti organizza corsi non solo di inglese per bambini delle elementari ma anche l’inglese per i più piccoli (dai 4 anni in poi). ?

Ma cominciamo dalla base. Ci aiuterà a mettere da parte un po’ di sensi di colpa.

Perché mandare i bambini al nido?

Spesso la decisione di mandare i bambini al nido dipende dalle necessità dei genitori: il papà e la mamma devono ricominciare a lavorare e non c’è una nonna che può occuparsene a tempo pieno. Normale quindi che per un genitore sia una scelta necessaria ma venata di qualche senso di colpa e parecchi dubbi.

In realtà le ricerche dei pediatri e degli psicologi dell’età evolutiva ci dicono che un inserimento all’asilo anche precoce è benefico per i bambini (anche in presenza di nonni) perché:

  • favorisce la socializzazione
  • stimola l’indipendenza e la sicurezza in se stessi
  • espone i bambini agli stimoli cognitivi e sensoriali adeguati all’età
  • insegna la gestione autonoma e positiva dei contrasti

Quindi, genitori, basta complessi! L’importante è bilanciare i momenti di distacco con momenti di cura, attenzione e gioco a casa. L’ingresso al nido non sostituisce le figure di accudimento a casa, né gli spazi e il tempo da dedicare alla relazione fra genitori e bambino. Li integra.

Inserimento asilo nido: a che età?

Di solito i pediatri considerano l’età migliore quella intorno a un anno e mezzo, due anni di vita perché il bambino ha già tante competenze sociali e cognitive che lo rendono più pronto e ricettivo. Ma è anche vero che ci sono famiglie dove esiste la necessità di un inserimento al nido precoce. In questo caso, niente paura: basterà scegliere la struttura più adatta. ? Di solito un asilo per pochi bimbi come un micronido o un nido famiglia è più confacente alle necessità dei piccoli (tanti contatto, fisico, tante attenzioni e una figura di riferimento stabilita).

Perché i bimbi all’asilo non ci vogliono andare?

Per decidere come parlare ai bambini e per favorire il loro inserimento al nido, il primo passo è capire è come reagiscono all’idea dell’asilo nido. Quali sono le loro resistenze e paure (se ne hanno?).

Per la prima volta nella sua infanzia, il bambino sperimenta il distacco, fuori dal suo ambiente conosciuto, con una figura di riferimento che non è né la mamma né la nonna né la baby sitter. Soprattutto deve condividere spazio, tempo e attenzioni con altri bambini. Per non parlare di un nuovo set di regole e di abitudini.

Ma questo non è spaventoso né pericoloso se abbiamo selezionato una struttura idonea, con spazi e personale preparati ad accogliere le necessità del bambino. Piuttosto questa è una novità che favorisce la crescita, che il bambino è preparato ad affrontare.

I bambini sono naturalmente aperti verso cambiamenti che il nido può portare nella loro vita, se noi siamo bravi a presentargliele. Ma noi invece come genitori siamo altrettanti pronti al distacco e alla separazione? ?‍?

Come preparare i bambini all’inserimento al nido

Esistono molte cose che puoi fare per preparare il cucciolo di casa al suo primo giorno di asilo. Poi ci sarà sempre un momento di tristezza o paura, qualche lacrima, ma nulla di preoccupante o gestibile se avrai fatto insieme al bambino qualche piccolo passo preventivo. E vedrai che in pochi giorni si sarà creata una relazione bambino-asilo che ti lascerà a bocca aperta e cuore lieto. ❣️

?Mostragli la scuola dove andrà

Con calma nelle settimane precedenti al primo giorno di asilo, fai una o più passeggiate con il bambino per andare a vedere la sua nuova scuola.

? Fagli immaginare la sua giornata

Raccontagli cosa succederà,  che ci saranno tanti altri bimbi all’asilo con lui, tanti giochi e anche delle maestre che si prenderanno cura di lui. Raccontagli anche di quando il bambino all’asilo eri tu, come era la tua scuola. Spiega bene che ci sarà un momento per la pappa e uno per il gioco, e che la maestra è una persona gentile che si prende cura dei bimbi, ma secondo le regole dell’asilo. Questa fase di “scolarizzazione” sarà molto utile per l’inizio della scuola vera e propria, oppure quando il bambino si troverà ad affrontare un primo corso di inglese per bambini elementari online.

⏲️Stabilisci una routine anche a casa

Inserimento all’asilo = Nuove regole, orari, abitudini. Questo per il tuo bambino può essere spiazzante. Dagli una mano instaurando anche a casa un routine fatta di orari: il tempo del risveglio, il tempo del gioco, del bagnetto, dei pasti. Ognuno con una precisa durata e un preciso rituale di accompagnamento.

Le routine aiutano i bambini a imparare, li fanno sentire al sicuro e in controllo del loro mondo e delle loro emozioni. Inoltre favoriscono autostima e senso di appartenenza. Le routine familiari fondamentali aiuteranno i bambini a vivere meglio l’ inizio della scuola.

Così preparato il bambino non saprà spiazzato dalle nuove regole e dai nuovi orari: saranno semplicemente una versione diversa di quello che già fa a casa.

?Condividi i preparativi

Una cosa utile può essere, se il tuo bambino non è piccolissimo, farlo partecipare all’acquisto dell’attrezzatura per l’asilo come la tovaglietta, o i calzini ecc. Questo suggerimento è fantastico per coinvolgere i bambini della scuola dell’infanzia.

Cosa fare il primo giorno di asilo

Finalmente è arrivato il grande giorno! Che non è un punto di arrivo ma piuttosto l’inizio di un processo. Infatti, l’inserimento al nido è qualcosa che si sviluppa su vari giorni, di solito una o due settimane, con durata di permanenza crescente. Ecco di seguito cinque semplici regole per facilitare il compito delle maestre e l’adattamento del tuo bambino:

  1. Non cominciare pensando che tuo figlio o figlia avrà un inserimento asilo difficile. Confida nell’ esperienza delle maestre e nella capacità di tuo figlio di affrontare questa tappa come gli altri bimbi all’asilo.
  2. All’ ingresso, saluta sempre tuo figlio con un sorriso, un bacio ? e una frase del tipo vengo a prenderti più tardi. Oppure: All’uscita trovi papà/mamma.
  3. Di fronte al suo pianto non scappare e non prolungare i saluti all’infinito per calmarlo: con serenità fai quanto detto al punto 2 per gestire la separazione.
  4. Se le maestre sono d’accordo, il primo giorno porta un oggetto di casa che gli faccia da rassicurazione.
  5. All’uscita arriva puntuale, tu o la persona che il bambino si aspetta.

Improvvisamente il bambino non vuole andare all’asilo: che fare?

Può succedere che, anche se l’inserimento all’asilo nido è andato bene, dopo qualche tempo il bambino manifesti la sua contrarietà ad andare al nido o all’asilo.

Dato che i bambini piccoli potrebbero non aver ancora sviluppato sufficienti competenze linguistiche per esprimere le loro esperienze o emozioni, spetta a te individuare i segni delle difficoltà del bambino all’asilo:

  • Mal di… testa, pancia, gambe
  • L’insegnante riferisce che tuo figlio ha notevoli difficoltà ad ascoltare
  • Comportamenti aggressivi nei confronti dei compagni o del personale scolastico
  • Frequenti capricci, scatti d’ira p crisi di pianto a scuola e a casa
  • Riluttanza nel prepararsi per la scuola al mattino
  • Dice spesso: Non voglio andare a scuola.
  • Dopo un mese dall’inserimento al nido o dall’inserimento all’asilo piange molto e fa fatica a staccarsi da te all’entrata di scuola.
  • Per i più grandicelli, si manifestano “incidenti” con la pipì a scuola.

✔️ La prima cosa da fare è una verifica col pediatra che non ci siano effettive ragioni di salute alla base del malessere. Una volta escluse queste, puoi cominciare a considerare le possibili cause di un disagio psicologico o di adattamento.

❌Se il bambino sta a casa perché “ha la bua” non trasformare la casa in un paradiso rispetto all’asilo. Metti bene in chiaro che chi sta male deve andare dal medico, stare a letto e non giocare con i giochi elettronici.

✔️ Il tuo primo punto di riferimento deve essere la maestra o il maestro: il suo punto di vista sui comportamenti e le dinamiche dei bimbi all’asilo può aiutarti a individuare i disagi di tuo figlio.

✔️ Poi, mettiti in un ascolto attivo, stimolando la comunicazione del bambino con un linguaggio e dei mezzi adeguati alla sua fase di sviluppo. Cerca di capire dai suoi segnali e dalle sue “piccole” parole cosa è che lo turba.

✔️ Verifica con gli altri genitori se anche i loro bambini riferiscono o comunicano analoghe difficoltà.

✔️ Se nonostante la tua calma e fermezza il disagio persiste, non esitare a riparlarne col pediatra e a chiedere aiuto a uno psicologo dell’età evolutiva o a un pedagogista. Può darsi che il tuo bambino non riesca a superare l’ansia da separazione dalla mamma, o che incontri difficoltà di altro genere.

In ogni caso, mantieni la calma e la fiducia in te come genitore: tu e il tuo bambino siete perfettamente in grado di superare questa fase e di avviarvi verso un asilo felice!

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