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25.05.2023
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Future Simple in inglese, quando e come usarlo

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Il futuro mica è tutto uguale. Eh, no. C’è un futuro certo e programmato. C’è un futuro desiderato e uno che verrà per caso. La grammatica inglese che è semplice per alcune cose e molto complessa e sfaccettata per altre, ha tanti modi (tenses) per parlare di quello che verrà. In questo articolo parleremo del simple future: come si costruisce, quando è bene utilizzarlo e quando no. Si tratta di un tempo che non è proprio un argomento facile da padroneggiare né da inglese per principianti come si crede. 

Il contenuto che stai per leggere nasce dall’esperienza di Novakid, una scuola di inglese per bambini dai 4 ai 12 anni che fornisce corsi online con insegnanti madrelingua inglese certificati in 49 paesi del mondo.

Parlare del futuro in inglese: esempi e regole

Lo abbiamo detto all’inizio: la grammatica e l’uso di questa lingua prevedono tanti modi per parlare del futuro, a seconda del livello di certezza che l’evento si verifichi o se ci sono piani, oppure se si esprime un desiderio che qualcosa si verifichi. I tempi con cui si parla di azioni a venire sono quattro.

Quali sono le 4 forme di futuro in inglese?

Vediamole una per una.

  • Quando si usa il Present simple? Per parlare di azioni che accadranno sicuramente e di cui siamo sicuri: The match starts at 8 p.m (la partita inizia alle 8, non ci sono dubbi). Tomorrow is our wedding anniversary (domani è il nostro anniversario di nozze, impossibile non saperlo).
  • Per parlare di ciò che è programmato, organizzato, fissato utilizziamo il Present continuous: I’m leaving for Berlin in three days (parto per Berlino fra tre giorni, ho già il biglietto). La stessa sfumatura può essere resa con la locuzione be going to: I’m going to leave on Tuesday (partirò martedì).
  • Si usa la forma will be + forma -ing per descrivere un’azione che dura prima e dopo un’altra nel futuro: I can’t pick you up at the airport, when you land I will be working (al momento del tuo atterraggio starò lavorando, non posso venire a prenderti all’aeroporto).

Infine, c’è il futuro semplice inglese, la forma will, che serve in tutti i casi che vedremo nel paragrafo seguente.

Future simple, in inglese quando si usa?

Questo tempo verbale ci viene utile:

  • Per dire un nostro convincimento, una nostra idea o un parere: I think it will rain tomorrow (penso che domani pioverà); I want to introduce you to Mary: you will find her very nice (voglio presentarti Mary, la troverai molto simpatica).
  • Per indicare un senso di volontà, di voler fare qualcosa: I hope you will help me (spero che mi aiuterai, che vorrai farlo).
  • Per formulare una promessa, un’intenzione, un impegno a fare qualcosa: I’ll call you back asap (ti richiamo al più presto); Paul promised that he will drive us to the station (Paul ha promesso di accompagnarci alla stazione).

Insieme al presente, per costruire quello che in italiano si chiama periodo ipotetico del primo tipo, il periodo ipotetico della realtà, della possibilità concreta: If you park here you will get a ticket (se parcheggi qui prenderai una multa).

Future simple: come si forma?

Andiamo adesso a scoprire come si costruisce il tempo futuro con Will, quando si usa Shall e tutto ciò che devi sapere. Osserva lo schema seguente:

soggetto + shall/will + forma base del verbo

 

Soggetto Shall/will Verbo
You will see
Jane will come
We shall meet

 

La grammatica dice che Shall si usa per le prime persone del verbo (I e We) e Will per tutte le altre persone. In realtà nell’uso moderno della lingua inglese si preferisce usare will anche per I e per We, e shall è percepito come più formale: I shall contact you as soon as possible (la contatterò il prima possibile).

Altra cosa da tenere a mente: nell’inglese parlato sia shall sia will si contraggono in ’ll, soprattutto nei casi in cui il soggetto è espresso dai pronomi personali: I’ll pick you up (ti passo a prendere); she’ll never forgive you (non ti perdonerà mai). Ma anche qui c’è una piccola eccezione: solo con il pronome it la contrazione non si fa: si dice it will non *it’ll!

Le frasi negative

Come per tutti i tempi dell’inglese, nella formazione delle negative interviene la particella not. In questo caso si inserisce dopo shall o will. Guarda lo schema seguente:

soggetto + shall/will + not + verbo principale


Come avviene sempre, l’ausiliare può contrarsi dando origine alle forme won’t (che molti chiamano in modo un po’ approssimativo “il negativo di will”) e shan’t:

soggetto + shan’t /won’t + verbo principale

 

Soggetto Shan’t / won’t Verbo
You won’t see
Jane wont’t come
We shan’t meet

 

Come si fanno le domande con will e shall

Per costruire le frasi interrogative viene utilizzata la tecnica dell’inversione del soggetto secondo lo schema qui sotto:

shall/will + soggetto + verbo principale

 

Will / Shall Soggetto Verbo
Will you see?
Will Jane come?
Shall we Meet?

 

A riguardo delle interrogative con will e shall va detta inoltre una cosa importante: se si formulano domande con la struttura shall I and shall we più che riferirsi al futuro in effetti si formula un invito, un suggerimento, una proposta, un consiglio: Shall we take a taxi? (Prendiamo un taxi, che dici?)

Questo perché shall è anche un verbo modale, che ha funzioni comunicative diverse dall’espressione di azioni future.

E anche will è un modale: quindi le volte in cui lo incontrerai non sempre ti troverai di fronte a una frase al futuro. Può darsi che il senso della comunicazione sia tutt’altro, quindi valuta anche il contesto. Ti interessa saperne di più? Dai un’occhiata alla nostra guida sui modal verbs, dove troverai una spiegazione molto dettagliata sugli altri usi di shall e di will.

Sono differenze sottili, a cui noi adulti impariamo riflettendo in modo più formale, con lo studio e con qualche esercizio, mentre per i bambini forse è preferibile scegliere un metodo più concentrato sull’uso della lingua viva, attraverso magari delle lezioni di conversazione inglese online.

Intanto però facci sapere come va con il futuro, ti aspettiamo nei commenti!

5/5

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