Come aiutare i bambini a fare i compiti? 10 regole da seguire
I bambini vanno aiutati a fare i compiti o devono fare tutto da soli? Difficile stabilire il giusto equilibrio tra aiutare i bambini a fare i compiti e lasciare che se la cavino da soli. Diciamo subito che l’obiettivo deve essere quello di rendere autonomi i bambini, in maniera graduale, nello svolgimento dei compiti. E che il genitore dovrebbe essere lì per aiutare e supportare, non fare i compiti al posto del figlio o della figlia.
In Novakid, il problema bambini e compiti lo abbiamo risolto rendendo i compiti divertenti. Nei nostri corsi di inglese online per ragazzi, i compiti a casa sono esercizi interattivi da fare sul tablet o sul telefono. I bambini li fanno volentieri e imparano di più, come ha confermato la nostra ricerca sui benefici della gamificazione e della didattica basata sulle storie. Se gli esercizi di inglese per bambini sono proposti come giochi online, ragazzi e ragazze sono più motivati e dedicano con piacere più tempo ai compiti.
Fare i compiti: in Italia i bambini sono i più autonomi
Sull’argomento “bambini e compiti” e su come aiutare i bambini a fare i compiti, i genitori hanno idee diverse. Come emerge anche da un sondaggio Novakid sull’argomento, che ha coinvolto 3.000 genitori di bambini tra i 4 e i 14 anni, in diversi Paesi. Abbiamo chiesto ai genitori quanto aiutavano i loro bambini e bambine nello svolgimento dei compiti. Le risposte mostrano differenze notevoli tra i paesi.
Dai nostri dati emerge che l’Italia è il paese dove i bambini sono più autonomi nei compiti: il 23% dei genitori che hanno partecipato al sondaggio ha dichiarato che i bambini fanno i compiti da soli, in totale autonomia. Solo il 16 % dei genitori ha dichiarato di fare i compiti con i figli per tutto il tempo o per la maggior parte del tempo.
I genitori di altri paesi europei, invece, sembrano essere molto più presenti nel seguire i compiti: il 45% dei francesi e il 28% degli spagnoli e dei turchi dichiarano di seguire bambini e bambine nello svolgimento dei compiti per la maggior parte del tempo o per tutto il tempo. Atteggiamenti molto diversi dunque, che dipendono dalla cultura del paese e della famiglia. E anche dal tempo disponibile dei genitori, naturalmente.
Convincere i bambini a fare i compiti non è semplice, e capire quanto e come aiutarli neanche. Non ci sono scorciatoie o trucchi per far fare i compiti ai bambini: si tratta di stabilire delle regole e di avere pazienza. Vediamo qui 10 regole da seguire per aiutare i bambini con i compiti nel modo giusto.
Fare i compiti con i figli: sì ma come allenatore
A cosa servono i compiti ai bambini? A imparare, a verificare se e quanto hanno imparato, a stimolare curiosità verso la materia, a sentirsi bravi e autonomi, ad accettare l’errore e a misurarsi con le difficoltà. Quindi la regola numero 1 è: non fare tu i compiti di tuo figlio. Resisti alla tentazione di fare tu quel powerpoint: se ti sostituisci a tua figlia le togli l’opportunità di confrontarsi con l’errore o di sentirsi orgogliosa per il voto che ha meritato.
Detto questo, bambini e bambine non vanno però abbandonati totalmente a se stessi nel fare i compiti. Pensa a te come a un allenatore: devi supportare, allenare e dare suggerimenti, ma non devi fare tu la gara!
Diverse ricerche hanno sottolineato quanto i compiti siano un’occasione per favorire l’acquisizione di responsabilità e autonomia da parte del bambino (Keith, Diamond-Hallam, Fine, 2004; Merieu, 2002) e come il giusto coinvolgimento dei genitori nello svolgimento dei compiti sia molto utile per creare un buon rapporto scuola-famiglia (Coleman, 1988; Epstein, 2001). Si tratta di trovare il punto di equilibrio tra aiutare i bambini a fare i compiti ma non aiutare troppo.
Vediamo 10 regole importanti per fare i compiti con i bambini.
Le 10 regole per aiutare i bambini a fare i compiti
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- La responsabilità dei compiti è dei bambini e delle bambine. Non aprire il registro elettronico per vedere i compiti, non chiedere sul gruppo whatsapp dei genitori. Bambini e bambine devono sapere quali sono i compiti da fare, è una loro responsabilità.
- Un posto fisso per fare i compiti. Dedicare uno spazio preciso e tranquillo per fare i compiti aiuta a studiare meglio. Non allo studio davanti alla TV , in salone con fratelli e sorelle che che giocano o con il libro in equilibrio precario sul cuscino del divano. Abitua tuo figlio o tua figlia a studiare alla scrivania in camera sua o in uno spazio il più possibile tranquillo e silenzioso.
- Una scrivania in ordine In mezzo al caos non si può studiare. Ci si distrae, non si trovano le cose che servono. Abitua tuo figlio o tua figlia a mettere in ordine la scrivania prima di fare i compiti.
- Stabilisci le priorità tra i diversi compiti. La cosa più importante da insegnare a bambini e bambine a pianificare i compiti. Decidete insieme quali compiti fare prima, in base alla priorità, alla difficoltà e al tempo. Meglio fare i compiti per domani che quelli per dopodomani, meglio fare prima i compiti più difficili o più lunghi. Meglio ancora programmare i compiti su tutta la settimana, in base agli altri impegni. Questo è qualcosa in cui i bambini vanno aiutati. Qui trovi un articolo interessante su come insegnare la gestione del tempo ai bambini.
- Fissa un tempo limite. Sedersi a fare i compiti può essere per un bambino come entrare in un tunnel senza fine. I bambini non hanno il senso del tempo e fare i compiti non è divertente. Quindi, per evitare di farli sentire demotivati di fronte a qualcosa di enormemente lungo e noioso, prova a dividere il tempo dei compiti in “pezzi” più piccoli e più gestibili. Per esempio: mezz’ora di compiti e poi una pausa per la merenda, poi un’altra mezz’ora. Il tempo dipende dall’età e dal bambino.
- Assicurati che sappia cosa fare. La scrivania è in ordine, hai stabilito i tempi e i compiti sono scritti sul diario. Ma tuo figlio sa cosa deve fare? Ha capito l’esercizio? Deve farlo sul libro o sul quaderno? Deve fare anche i disegni? Ha tutto quello che serve? Assicurati che sappia come fare il compito e abbia gli strumenti che gli servono.
- Non sedersi accanto. Aiutare i bambini a fare i compiti non significa sedersi accanto a loro tutto il tempo. Bambini e bambine dovrebbero affrontare i compiti da soli, e sapere che tu sei nei paraggi se serve aiuto.
- Fornisci supporto: sii disponibile per dubbi o chiarimenti, fatti ripetere la lezione di storia, dai qualche consiglio su come migliorare un po’ la mappa concettuale, o l’esposizione, suggerisci uno o più metodi per studiare. Poi però esci di scena: il compito deve farlo tuo figlio o tua figlia.
- Non correggere (troppo). Gli esercizi di matematica sono tutti sbagliati. Che fai? ti viene naturale correggere tutto e spiegare l’errore. Questa però non è la cosa migliore. Prova prima a chiedere a tuo figlio di autocorreggersi: riguardare l’esercizio e trovare l’errore. Poi chiedi di studiare di nuovo la regola, e poi riguardare l’esercizio e trovare gli errori. Così lo aiuterai a sentirsi competente, invece di sostituirti a lui. Andare a scuola con un compito con qualche errore non è la fine del mondo: i compiti servono ad imparare.
- Falli sentire bravi: fare i compiti con i figli è un processo graduale verso l’autonomia che richiede tempo e pazienza. Ma è anche una splendida opportunità per te genitore di condividere il quotidiano di tuo figlio o tua figlia, supportare nelle difficoltà, e farli sentire bravi e competenti.
E tu quale problema incontri con il tuo bambino o la tua bambina quando si tratta di fare i compiti? Raccontacelo qui.
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