I disturbi del comportamento nei bambini: riconoscerli per agire in tempo
Bambini e bambine “difficili”. A volte sono solo capricci, cattivo umore, tratti del carattere, stanchezza o una giornata storta. Ma se i comportamenti provocatori e oppositivi si manifestano spesso e per un periodo prolungato, potrebbe trattarsi di un vero e proprio disturbo del comportamento. Vediamo insieme quali sono i disturbi del comportamento nei bambini, come capire se bambini e bambine hanno un disturbo del comportamento e cosa puoi fare come genitore per supportare un bambino con disturbi del comportamento.
Disturbi del comportamento nei bambini: quali sono
I veri e propri disturbi del comportamento nei bambini sono il disturbo oppositivo provocatorio e il disturbo della condotta. Si tratta di disturbi che si manifestano con comportamenti provocatori e oppositivi di diversa gravità, che influiscono in modo negativo sullo studio e sulle relazioni con coetanei, familiari e insegnanti.
Anche i bambini e le bambine con ADHD (Disturbo da deficit di attenzione e di iperattività) possono avere comportamenti di opposizione e provocazione simili a quelli tipici dei disturbi del comportamento. Ma l’ADHD non rientra tra i disturbi del comportamento ma tra i disturbi del neurosviluppo. Vediamo meglio quali sono i sintomi dei disturbi del comportamento nei bambini.
Disturbi del comportamento: il disturbo oppositivo provocatorio
I bambini e le bambine con disturbo oppositivo provocatorio sono disubbidienti, irritabili, testardi e in generale difficili, ma non sono violenti. In particolare, sono provocatori o perfino ostili nei confronti delle figure di autorità: genitori e insegnanti, per esempio. Il disturbo sembra essere più diffuso tra i bambini e le bambine che vivono da famiglie in cui ci sono contrasti molto accesi. e infatti il trattamento per questo disturbo riguarda la psicoterapia del bambino ma anche dei familiari.
Tutti i bambini e le bambine a volte sono difficili, disubbidienti e testardi, quindi come si fa a capire quando si tratta di un vero e proprio disturbo del comportamento? Se i comportamenti oppositivi e provocatori non sono solo episodi ma si presentano spesso, rappresentare un problema per il rendimento scolastico o per le relazioni sociali e durano più di sei mesi, potrebbero essere sintomi di un vero e proprio disturbo del comportamento. L’irritabilità legata a un periodo della vita di bambini e bambine è normale, come è normale un po’ di testardaggine e le disubbidienze occasionali. Ma se ti rendi conto che questi comportamenti diventano la norma, e che tuo figlio o tua figlia cominciano ad avere problemi a scuola o con gli amici, allora meglio approfondire.
Disturbo oppositivo provocatorio: come riconoscerlo
Quali sono esattamente i sintomi del disturbo oppositivo provocatorio? I bambini con questo disturbo del comportamento litigano spesso con gli adulti, si arrabbiano spesso e molto facilmente. Si oppongono alle regole e alla imposizioni, disturbano volutamente, e incolpano gli altri per i propri errori. Sono bambini e bambine pieni di risentimento, dispettosi e vendicativi e facilmente irritabili.
A differenza dei bambini con disturbo della condotta, di cui parliamo nel paragrafo qui sotto, i bambini con il disturbo oppositivo provocatorio conoscono la differenza tra giusto e sbagliato e si sentono in colpa quando capiscono di essersi comportati male.
Capire se tuo figlio ha un disturbo del comportamento non è così semplice, però. Per esempio, questi stessi sintomi nei bambini possono dipendere dalla depressione o da disturbi legati all’ansia. Per questo è importante rivolgersi a uno psicologo, che potrà accertare se si tratta effettivamente di un disturbo del comportamento.
Disturbi del comportamento: il disturbo della condotta
L’altro disturbo del comportamento nei bambini è il disturbo della condotta che generalmente si manifesta durante la tarda infanzia o l’inizio dell’adolescenza e colpisce di più i maschi. I ragazzi con disturbo della condotta sono aggressivi, compiono atti di vandalismo e di bullismo, mentono spesso, violano le regole a casa e a scuola, possono scappare di casa o saltare spesso la scuola.
A differenza del disturbo oppositivo provocatorio, il disturbo della condotta non è per forza collegato all’irritabilità. Le cause di questo disturbo sono complesse e dipendono sia da fattori genetici che dalle situazioni vissute da bambini e bambine. Spesso i genitori dei bambini con questo disturbo hanno a loro volta problemi psichiatrici o di tossicodipendenza. Ma il disturbo si verifica anche in bambini i cui genitori non hanno questi problemi.
Disturbo della condotta: come riconoscerlo
Per capire se un ragazzo ha il disturbo della condotta serve una valutazione da parte di uno psicologo. Si tratta di un disturbo del comportamento molto serio, che crea difficoltà a scuola e nelle relazioni sociali.
Alcune caratteristiche e comportamenti ripetuti e prolungati, possono aiutarti a capire se tuo figlio potrebbe avere il disturbo della condotta. Ragazzi e ragazze con questo disturbo sono egoisti, insensibili ai sentimenti e ai diritti degli altri, e incapaci di provare senso di colpa. Spesso reagiscono in modo aggressivo perché interpretano male i comportamenti degli altri e si sentono minacciati. I maschi sono più aggressivi e rissosi delle femmine, che invece tendono più spesso a scappare di casa. Compiono atti vandalici, soprattutto appiccando incendi, dicono spesso bugie, rubano e possono compiere atti di crudeltà verso gli animali.
Come affrontare i problemi comportamentali nei bambini
Come abbiamo già detto per i disturbi dell’alimentazione, anche per i disturbi del comportamento in bambini e ragazzi serve l’intervento di uno psicologo. Ma come genitore, puoi sicuramente supportare tuo figlio o tua figlia. Ecco cosa consigliano gli psicologi ai genitori di bambine e bambini com problemi del comportamento:
- Importante passare almeno 15-20 minuti al giorno svolgendo insieme ai figli un’attività piacevole. Puoi trovare qualche idea nei nostri articoli sui lavoretti o attività manuali adatte a diverse età e giochi da fare in casa.
- Abitua il bambino all’indipendenza, lasciando che passi del tempo lontano da te, per acquisire sicurezza.
- Cerca di capire quali sono i fattori che scatenano i comportamenti sbagliati.
- Chiarisci bene quali sono i comportamenti accettabili e quali quelli inaccettabili.
- Fissa dei limiti e chiarisci che cosa ti aspetti dal bambino.
- Ricompensa per i comportamenti giusti, punisci per i comportamenti sbagliati. No a rimproveri, minacce o punizioni fisiche. Meglio la tecnica del time- out ( non una stanza buia, né in stanza da letto) e anche solo per poco tempo.
- Non identificare il bambino con il suo comportamento: puoi dire “ hai fatto una cosa stupida”, ma non dire “sei stupido”.
- Controlla la tua rabbia
- Ricorda che disciplina non significa solo punire. Si può educare in modo efficace anche con le ricompense per i comportamenti corretti. La disciplina è anche costruttiva.
I problemi comportamentali nei bambini mettono a dura prova insegnanti e genitori, ma se si interviene subito ci sono più possibilità che il disturbo si attenui. Probabilmente i comportamenti sbagliati non scompariranno del tutto, ma il bambino o la bambina sapranno gestire meglio le situazioni sociali, scolastiche e familiari.