Alfabetizzazione mediatica: consigli per insegnare a “leggere” le notizie in rete
Tutti i bambini, già alle elementari, sanno leggere e sono capaci di trovare informazioni su internet. Pochi, però, sanno “leggere” le informazioni del web in modo critico, distinguere una notizia falsa da una vera, capire l’attendibilità delle fonti. Saper leggere in modo consapevole le notizie che ci arrivano da internet e dai social non è facile, neanche per gli adulti, ma si può imparare.
Si chiama alfabetizzazione mediatica. Vediamo meglio di cosa si tratta e alcuni principi importanti da insegnare a bambini e ragazzi.
Alfabetizzazione mediatica: significato
L’alfabetizzazione mediatica è la capacità di analizzare le informazioni e le notizie che arrivano dai media in modo consapevole. Prima della diffusione di internet, questo significava saper leggere il giornale o guardare il telegiornale in modo consapevole. Adesso il concetto è rimasto lo stesso, ma sono cambiati i media: i mezzi dai quali arrivano le notizie. Non più giornali cartacei o telegiornale, ma notizie in rete, post sui social, commenti su twitter, canali youtube.
Oggi, quindi, alfabetizzazione mediatica significa soprattutto sapersi muovere in rete e sui social per trovare le notizie che servono, capire se quello che stiamo leggendo è una notizia, una bufala o una pubblicità, capire chi l’ha scritta e perché.
L’alfabetizzazione mediatica è collegata allo sviluppo del pensiero critico, fondamentale per essere cittadini responsabili. Bambini e ragazzi ricevono ogni giorno informazioni, opinioni, consigli in rete e la capacità di analizzare e valutare in modo critico quello che gli arriva è fondamentale per sviluppare un pensiero indipendente.
L’inglese come strumento per l’alfabetizzazione mediatica
Imparare l’inglese è importante, quando parliamo di alfabetizzazione mediatica, perché l’inglese è la lingua più usata sul web. Conoscere bene l’inglese permette ai ragazzi di cercare confrontare le fonti, cercare una notizia o informazioni su un certo argomento anche su siti stranieri, capire se si tratta di una fake news ( le notizie scritte in un inglese pieno di errori possono essere bufale).
Conoscere l’inglese, quindi, è uno strumento in più per saper interpretare criticamente le informazioni che i ragazzi trovano su internet. Oltre ad ampliare il loro orizzonte e dare loro una più ampia scelta di contenuti: se parlo inglese posso ascoltare podcast, scaricare ebook, seguire siti, canali youtube e social in inglese. E se si impara l’inglese da piccoli, è più facile. Guarda quante cose imparano gli studenti Novakid nei corsi di inglese per bambini di prima elementare.
Alfabetizzazione mediatica: consigli per genitori
Ecco alcuni principi base da insegnare a bambini e ragazzi per un consumo consapevole e critico dei media digitali.
Quello che leggiamo su internet o sui social non è sempre vero
I bambini prendono per vero tutto quello che leggono. Uno dei presupposti dell’alfabetizzazione mediatica è capire che sulla rete chiunque può scrivere qualsiasi cosa, quindi ci possono essere errori, o notizie possono essere false.
Distinguere notizie vere e false
Distinguere notizie vere e fake news non è facile. Ci sono però alcuni elementi che ci aiutano a distinguere. Per esempio: controllare se una notizia è firmata (le fake news sono di solito anonime oppure non è semplice capire da dove vengono), verificare che la notizia sia riportata anche da altre fonti (se nessun altro media riporta la notizia, è possibile che sia falsa), le notizie con molti errori di ortografia o in generale scritte male possono essere false (spesso sono tradotte automaticamente in diverse lingue, per questo avere delle basi di inglese aiuta a scoprire le fake news), le notizie vere riportano la data e arrivano subito dopo un fatto (mentre quelle false sono scritte molto dopo, senza data). Anche se le notizie arrivano da una persona che conosciamo, non significa che siano vere.
Anche video o foto possono essere ingannevoli
Anche video e foto possono ingannare ed essere falsi. Manipolare immagini e video non è difficile. Siamo sicuri che la foto sia stata davvero scattata di recente? O nel luogo che viene indicato? Il pensiero critico va esercitato anche nei confronti di foto e video.
Distinguere tra notizie e pubblicità
Se il tuo youtuber preferito ti dice che ieri ha comprato un nuovo gioco fantastico, è importante capire che molto probabilmente è pagato per farlo. Magari il gioco è davvero fantastico, o magari no. Ai ragazzi possiamo spiegare che molte delle informazioni che trovano su internet sono strumenti di marketing.
Condividere è una responsabilità
I ragazzi non sono solo consumatori di notizie, sono anche produttori di notizie. Prima di condividere un video o un post social, è importante leggere, valutare e capire. Sono sicuro che sia una notizia vera o corretta? Se sì, posso condividerla.
Se vuoi approfondire l’argomento dell’alfabetizzazione mediatica dei ragazzi, ti consigliamo questa guida Vivi Internet al meglio, per le famiglie, dove trovi altri suggerimenti utili.
E tu come aiuti i tuoi figli a capire e interpretare le informazioni che trovano in rete? Raccontaci la tua esperienza.
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